- Cos'è la trazione extraorale ortodontica?
- A cosa serve l'apparecchio esterno baffo?
- Quando si mette l'apparecchio esterno?
- Come funziona la trazione extraorale ortodontica?
- Quali sono i vantaggi o i disagi dell'apparecchio baffo?
- Quanto dura il trattamento con baffo?
- Quanto costa l'apparecchio baffo?
- Domande frequenti sull'apparecchio baffo
Cos'è la trazione extraorale ortodontica?
La trazione extraorale ortodontica, conosciuta comunemente come apparecchio baffo, è un dispositivo che applica una forza esterna per correggere difetti di allineamento dentale e scheletrico. È un trattamento che lavora in sinergia con l’ortodonzia tradizionale, soprattutto nei bambini e negli adolescenti, quando le ossa mascellari sono ancora in crescita.
A differenza degli apparecchi fissi interni, la trazione extraorale sfrutta ancoraggi esterni, per l'esattezza fasce posizionate dietro la nuca o sopra la testa, collegati a un archetto metallico che esercita una pressione graduale sui denti e sulla mascella. L’obiettivo è guidare la crescita e correggere malocclusioni come overbite, overjet e underbite, migliorando così estetica e funzionalità.
A cosa serve l'apparecchio esterno baffo?
Il baffo ortodontico è indicato nei casi in cui le sole forze esercitate dall’apparecchio interno non siano sufficienti. Serve principalmente a correggere i “morsi” errati, in particolare:
- Overjet (i cosiddetti “denti a coniglio”);
- Overbite (eccessiva sovrapposizione degli incisivi superiori);
- Underbite (mascella inferiore più sporgente).
Grazie alla trazione esercitata dall’esterno, il baffo guida la crescita ossea e impedisce che la mascella superiore cresca troppo in avanti o, al contrario, stimola quella inferiore a svilupparsi correttamente. Si tratta quindi di un trattamento non solo dentale ma scheletrico, con un impatto positivo sia sul sorriso che sull’armonia del profilo facciale.
Quando si mette l'apparecchio esterno?
La fase migliore per applicare la trazione extraorale è quella dello sviluppo, di solito tra i 7 e i 14 anni. In questa finestra temporale, le ossa sono più plastiche e rispondono meglio alle forze correttive. Generalmente si ricorre al baffo quando la malocclusione è evidente e non risolvibile con i soli apparecchi interni. Intervenire precocemente consente di evitare terapie più invasive in età adulta, come la chirurgia ortognatica.
Come funziona la trazione extraorale ortodontica?
Il funzionamento del baffo ortodontico si basa su un meccanismo semplice: l’archetto metallico si aggancia ai molari posteriori, mentre fasce o cinghie esterne, applicate dietro la testa o al collo, esercitano una trazione continua. Questa forza, calibrata dall’ortodontista, frena o stimola la crescita ossea e sposta i denti nella direzione desiderata.
La pressione deve essere costante e distribuita per diverse ore al giorno, motivo per cui la costanza del paziente è fondamentale. Le visite di controllo periodiche sono importanti poiché consentono all'ortodontista di regolare la tensione ed eventualmente modificare l’assetto dell’apparecchio.
Ecco una tabella che mostra le principali tipologie di trazione extraorale.
Tipo di apparecchio | Indicazione principale |
Cervical pull (trazione dal collo) | La fascia si aggancia dietro la nuca e tira i molari all’indietro. Permette di correggere l’overjet (denti superiori troppo sporgenti) e l’overbite marcato. |
High pull (trazione dal capo) | La fascia si aggancia sopra la testa e frena la crescita in verticale della mascella. È indicato per pazienti con morso profondo e tendenza alla crescita verticale. |
Reverse pull (maschera facciale) | La forza parte da un’apposita struttura, appoggiata sulla fronte e sul mento, che spinge la mascella superiore in avanti. Consente di correggere l’underbite (quando la mandibola è più sporgente del mascellare superiore). |
Quali sono i vantaggi o i disagi dell'apparecchio baffo?
Il baffo ortodontico ha indubbi vantaggi:
- Corregge malocclusioni gravi senza ricorrere a chirurgie invasive;
- Migliora l’estetica del sorriso;
- Contribuisce a un corretto sviluppo facciale;
- Riduce il rischio di problemi funzionali futuri, come difficoltà masticatorie o dolori articolari.
Non si può, però, ignorare il suo impatto dal punto di vista estetico: essendo un dispositivo visibile, molti bambini e adolescenti ne sono imbarazzati. A ciò si aggiungono possibili fastidi iniziali come dolore ai denti, difficoltà nel parlare e nel dormire. Con il tempo, però, questi disagi tendono ad attenuarsi e la soddisfazione dei risultati compensa gli sforzi.
Vantaggi | Svantaggi |
Correzione efficace di gravi malocclusioni | Impatto estetico importante |
Guida la crescita ossea | Dolore iniziale e fastidi |
Evita trattamenti invasivi futuri | Richiede costanza d’uso |
Migliora estetica e funzionalità | Limitazioni in alcune attività (sport, pasti) |
Uno studio ha valutato gli effetti del trattamento con trazione extraorale nei pazienti con malocclusione di Classe II. Il campione considerato era composto da 337 pazienti, 170 dei quali sono stati sottoposti a trattamento ortodontico con baffo. L'età media dei bambini era 8-9 anni mentre il tempo di utilizzo dell’apparecchio variava da 8 a 14 ore al giorno. I pazienti che hanno indossato l'apparecchio hanno riportato:
- Riduzione della crescita sagittale del mascellare superiore;
- Minore spostamento in avanti del mascellare;
- Riduzione della discrepanza tra mascella e mandibola;
- Diminuzione dell’overjet.
Il trattamento con trazione extraorale si è, dunque, dimostrato efficace a breve termine nel:
- Contenere la crescita in avanti del mascellare superiore;
- Ridurre l’overjet tipico delle malocclusioni di Classe II.
Qual è invece il parere degli ortodontisti su questo apparecchio? Riteniamo possa essere utile citare uno studio del 2015 che ha coinvolto quasi 1.000 ortodontisti americani e canadesi. I risultati hanno mostrato un quadro variegato:
- Il 62% degli ortodontisti ha dichiarato di continuare a utilizzare il baffo nelle terapie di Classe II, seppur con frequenze diverse a seconda dei casi;
- Il 38% ha ammesso di non utilizzarlo più, principalmente per due motivi: da un lato l’arrivo sul mercato di apparecchi alternativi dall’altro le difficoltà legate alla collaborazione dei pazienti, spesso poco inclini a indossare il baffo per molte ore al giorno.
In conclusione, il baffo non riesce a mettere d'accordo tutti: nonostante sia generalmente considerato uno strumento valido dal punto di vista clinico, la sua popolarità è minata dalla scarsa compliance dei pazienti e dalla diffusione di dispositivi alternativi che richiedono meno collaborazione.
Quanto dura il trattamento con baffo?
La durata varia in base al tipo di malocclusione e alla costanza del paziente. In media, il baffo va indossato per 12-14 ore al giorno, per un periodo che può oscillare da 6 mesi a 2 anni. Nei casi più complessi, l’ortodontista può estendere l’utilizzo, anche se spesso il baffo è parte di un percorso più ampio che include apparecchi fissi o mobili.
È importante rispettare scrupolosamente le indicazioni fornite dallo specialista: saltare anche solo alcuni giorni può compromettere i risultati e prolungare il trattamento. In generale, più il dispositivo viene indossato con regolarità, più rapidi ed efficaci saranno i miglioramenti.
Quanto costa l'apparecchio baffo?
Il costo di un apparecchio baffo oscilla mediamente tra i 1.000 e i 2.500 €. L'ortodontista dovrà tenere conto principalmente della durata prevista del trattamento e delle condizioni del paziente al momento della pianificazione della terapia ortodontica.
Domande frequenti sull'apparecchio baffo
Come si mette un apparecchio baffo?
Sarà l'ortodontista a mostrare come agganciare l’archetto ai molari e fissare correttamente le fasce. Con un po’ di pratica, diventerà un'azione quasi automatica.
Come dormire con l'apparecchio baffo?
All’inizio può risultare scomodo, ma con l’uso di cuscini ergonomici e dormendo in posizione supina riuscirai ad adattarti più velocemente.
Per quante ore al giorno bisogna indossarlo?
Di solito 12-14 ore, preferibilmente di notte e nelle ore che trascorri in casa, così da ridurre il possibile impatto dal punto di vista estetico e sociale.
Si può usare anche negli adulti?
Sì, ma la sua efficacia è, in quel caso, limitata in quanto negli adulti le ossa sono meno modellabili.
Il baffo ortodontico è doloroso?
Un po’ di dolore e sensibilità sono normali nei primi giorni ma si tratta di sintomi passeggeri che tendono progressivamente a diminuire. In caso di forte dolore, l’ortodontista può regolare la trazione.
Ci sono alternative al baffo ortodontico meno impattanti esteticamente?
Sì. L'ortodontista potrebbe suggerire dispositivi interni come l'apparecchio Herbst o soluzioni invisibili come gli allineatori trasparenti (Invisalign) ma molto dipende anche dalla complessità del caso e dal tipo di malocclusione che è necessario correggere.
Fonti e bibliografia
- My.clevelandclinic.org;
- Nucera, Riccardo et al. “Skeletal and Dental Effectiveness of Treatment of Class II Malocclusion With Headgear: A Systematic Review and Meta-analysis.” The journal of evidence-based dental practice vol. 18,1 (2018): 41-58. doi:10.1016/j.jebdp.2017.07.008;
- Tüfekçi, Eser et al. “Current trends in headgear use for the treatment of Class II malocclusions.” The Angle orthodontist vol. 86,4 (2016): 584-9. doi:10.2319/041315-242.1.