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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Ortodontista: chi è, cosa fa, differenze col dentista

Chi è l'Ortodontista?


L'ortodontista è un medico o dentista specializzato in Ortodonzia, branca dell'odontoiatria che si occupa della diagnosi, della prevenzione e della cura delle malocclusioni, con l'obiettivo di riportare i denti e, in alcuni casi, anche le ossa al posto giusto. L'ortodontista mette a disposizione le proprie competenze per pazienti di tutte le età, dai bambini fino agli adulti.


Per diventare ortodontisti è necessario conseguire una specializzazione in Ortodonzia attraverso un corso universitario post laurea. Scegliere un ortodontista significa, dunque, affidarsi ad un medico che ha investito il proprio tempo per specializzarsi in questa complessa branca odontoiatrica. Non a caso, spesso accade che gli ortodontisti si dedicano in via esclusiva all'ortodonzia.




Cosa fa un Ortodontista?


Un buon ortodontista non si occupa soltanto del trattamento delle irregolarità dentali e mascellari ma agisce anche per prevenirle. In tal senso, però, è imprescindibile la collaborazione dei genitori i quali ben farebbero ad accompagnare i loro figli alla prima visita ortodontica intorno ai 6-7 anni di vita. In questa fase, infatti, l'ortodontista è in grado di identificare problemi che potrebbero svilupparsi in futuro semplicemente analizzando denti e mascelle del paziente.


In linea generale, un ortodontista lavora quotidianamente con dispositivi sia fissi che mobili (apparecchi ortodontici, retainer etc.) per indurre i denti a modificare la loro posizione e ad assumerne una più confortevole sia dal punto di vista estetico che funzionale.


Perché rivolgersi ad un Ortodontista?


Le malocclusioni o disallineamenti rappresentano il principale motivo per cui le persone decidono di rivolgersi all'ortodontista. Non sempre ci sono cause specifiche alla base di una problematica occlusale. Molto semplicemente, spesso accade che le persone nascano già con delle differenze di dimensioni tra la mascella superiore e quella inferiore o tra la mascella e i denti. La malocclusione è una condizione da non sottovalutare, poiché può causare conseguenze come:


  • Affollamento dentale;
  • Deformità mascellari;
  • Masticazione irregolare.


In linea generale, è importante rivolgersi quanto prima ad un ortodontista se un paziente nota per sé stesso o per il proprio figlio:


  • Spazio tra i denti;
  • Spazio insufficiente per tutti i denti;
  • Morso profondo (denti superiori che scavalcano quelli inferiori);
  • Morso inverso (denti inferiori troppo in avanti);
  • Morso incrociato (i denti superiori, quando la bocca è chiusa, si trovano dietro a quelli inferiori);
  • Morso aperto (presenza di spazio tra l'arcata dentale superiore e quella inferiore).


Chi si affida ad un ortodontista è, dunque, spinto dall'esigenza di raggiungere uno o più dei seguenti obiettivi:


  • Migliorare la simmetria del viso e il sorriso;
  • Migliorare la masticazione e la fluidità del parlato;
  • Alleviare il dolore causato da disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare.


Come funziona un trattamento ortodontico?


Affinché un paziente possa cominciare un trattamento ortodontico è necessario seguire un iter ben preciso. In primo luogo, bisognerà sottoporsi a una visita ortodontica. Si tratta di un passaggio fondamentale perché consente all'ortodontista di effettuare una valutazione a 360° della salute orale del paziente. Inoltre, la visita pone le basi per la nascita di un rapporto di fiducia tra le parti. Nel corso del consulto, l'ortodontista effettuerà:


  • Esame orale;
  • Fotografie del viso e del sorriso;
  • Radiografie dentali;
  • Radiografie panoramiche del viso e della testa.


A questo punto, lo specialista avrà a disposizione un vasto set di dati e di informazioni per stabilire una diagnosi precisa e proporre al paziente un piano di trattamento. A seconda della problematica riscontrata, potrebbero essere proposte diverse soluzioni tra ortodonzia fissa, ortodonzia invisibile e ortodonzia mobile.


Per ognuna di queste opzioni sarà necessario descrivere pro e contro e fornire delucidazioni anche rispetto a durata, tempistiche e costi dei trattamenti. Inoltre, è doveroso sottolineare che, indipendentemente dalla soluzione che verrà adoperata, al termine del trattamento ortodontico solitamente l'ortodontista consiglia al paziente di indossare un apparecchio di contenzione, utile per non dissipare i risultati raggiunti e per mantenere i denti in posizione.


Come per qualsiasi trattamento odontoiatrico, è importante precisare che la collaborazione del paziente è fondamentale ai fini del successo del trattamento. Al paziente è richiesta costanza nell'utilizzo degli apparecchi ortodontici ma anche una grande attenzione all'igiene orale e la disponibilità a sottoporsi periodicamente a visite di controllo. Anche la pazienza è una virtù importante, in quanto un trattamento ortodontico produce i suoi effetti in maniera graduale.


Qual è la differenza tra un dentista e un ortodontista?


Molto semplicemente, per lavorare come ortodontisti è necessario essere dentisti ma non è sempre vero il contrario, nel senso che non tutti i dentisti sono anche ortodontisti cioè specializzati in ortodonzia.


Il dentista (o odontoiatra) è un medico in possesso di una Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria. I dentisti si occupano di una vasta gamma di problemi nell'ambito della salute orale. Più ristretto e specifico, invece, il raggio d'azione dell'ortodontista, il quale opera principalmente allo scopo di raddrizzare i denti e riallineare le mascelle dei pazienti.


Spesso, dentisti e ortodontisti lavorano in sinergia per garantire al paziente il miglior risultato possibile. In molti casi, infatti, un trattamento ortodontico viene anticipato da procedure odontoiatriche. Ad esempio, prima dell'inserimento di un apparecchio fisso o invisibile potrebbe essere necessario curare una carie oppure eseguire l'ablazione del tartaro, procedure a carico del dentista.


Potremmo paragonare il dentista ad un medico di base, definendolo nei termini di un odontoiatra altamente qualificato, in grado di diagnosticare e trattare le patologie più comuni che potrebbero colpire denti, bocca e gengive. Poiché, però, l'odontoiatria è una branca complessa, arricchita da diverse aree di specializzazione (gnatologia, implantologia, endodonzia etc), non sempre il dentista dispone delle competenze per occuparsi dell'intera gamma di problemi dentali. Se il paziente presenta denti storti, malocclusioni e mascelle mal allineate, il dentista non potrà fare altro che avvalersi del supporto di un ortodontista.

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